Introduce lo scrittore Giorgio AMICO.
Dopo la morte dell’amata Beatriz lo scrittore argentino Jorge Luis Borges, maestro del realismo fantastico, scrive il suo racconto più visionario: L’Aleph.
È nello scantinato oscuro della casa dell’amata che egli vedrà per la prima ed unica volta nella sua vita “il luogo dove si trovano, senza confondersi, tutti i luoghi della terra, visti da tutti gli angoli”.
L’Aleph si presenta allora come una immagine dell’eterno mutare e perdurare delle cose, l’invenzione letteraria di un luogo che diventa così spazio e tempo, senza però perdere la sua localizzazione, e dove finalmente s’incontrano visibile e invisibile: una pura utopia.Ritroviamo in questo libro i temi prediletti da Borges: la metafisica, la morte e l’immortalità, i labirinti, l’infinito.
Ma quanti Aleph esistono al mondo? In questo libro l’autore ci trasporta, attraverso un multiforme caleidoscopio di possibilità, alla ricerca delle nostre stesse esperienze e possibilità percettive.
Ma quanti Aleph esistono al mondo? In questo libro l’autore ci trasporta, attraverso un multiforme caleidoscopio di possibilità, alla ricerca delle nostre stesse esperienze e possibilità percettive.