L’attuale fase imperiale vede confrontarsi due espressioni del vivente radicalmente distinte. Da una parte lottano i Re-esistenti. Nati per creare l’Evento Unico della liberazione, essi affermano il libero dispiegarsi delle vite, la necessità di perseguire la creazione di un sistema-mondo di relazioni che si riconosce nel rispetto del destino di tutti. A questo si oppongono i Sopra-viventi, gli adepti del potere gerarchizzante, i servi dell’Impero-fattuale. Il loro scopo è quello di sequestrare la possibilità della liberazione totale, reificando la vita ed alienando il vivente. Essi perseguono il dominio creando un sistema nel quale alcune espressioni di vita, letteralmente sopra-vivono sulle altre. In tredici “affermazioni di liberazione” l’autore delinea un “percorso insurrezionale” giocato sulla creazione di un “tempo nuovo”, consapevolmente libero dai condizionamenti imperiali. E’ il tempo dell’Orizzonte degli Eventi, nel quale la liberazione si materializza istantaneamente per chi è in grado di “far insorgere il proprio amore”.
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